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Storia

Nel 1995 vengono poste le basi per la formazione del primo nucleo bibliotecario. Il locale scelto come deposito librario è ubicato nel torrione della Rocca dei Rossi, già utilizzato per l’Ufficio turistico. La prima fornitura di materiale librario da parte dell’Amministrazione comunale è datata 28 febbraio 1996, mentre al 17 ottobre dello stesso anno risale la scelta di dedicare l’istituzione alla memoria di Giovannino Guareschi.

Il 26 ottobre 1996 la biblioteca Giovannino Guareschi inaugura ufficialmente. L’evento coinvolge la comunità sansecondina e in particolare le scuole. Ospiti d’onore della giornata sono i figli di Guareschi, Alberto e Carlotta.

Sin dalla sua apertura la biblioteca riceve numerose donazioni di libri da parte della cittadinanza. La gestione delle attività ordinarie viene inizialmente affidata a singoli volontari, ma con il passare del tempo e l’accrescersi del materiale depositato, si avverte l’esigenza di rendere il servizio più qualificato affidandolo alle cure di lavoratori esperti nel settore.

La biblioteca continua a crescere e ben presto sorge l’esigenza di un nuovo spazio che viene individuato al piano terreno della Rocca dei Rossi, nell’ex ufficio anagrafe. Il trasferimento è anche l’occasione per migliorare i servizi, realizzare nuovi progetti e facilitare l’accesso impiegando le nuove tecnologie. Sembra che tutto sia pronto per il grande futuro di questa struttura tanto desiderata dalla comunità e tanto promossa dagli amministratori. Invece, tra gli atti comunali compare un vuoto dal 2002 al 2007. Proprio nel momento in cui si trasferisce, la biblioteca viene abbandonata a sé stessa. Questa lacuna causa una brusca interruzione delle attività e una metamorfosi del luogo da centro dinamico a statico deposito di cultura. Un brutto colpo. Le pareti si riempiono di polvere. I colori accesi di un luogo giovane e vitale s’incupiscono come fosse divenuto vecchio all’improvviso. Le voci squillanti dei ragazzi vengono sostituite da un inquietante silenzio. Tutto è immobile. Tutto è fermo. Le pagine rimangono incollate l’una all’altra, nell’attesa che qualcuno torni a sfogliarle. Tutto fa pensare che il progetto sia stato accantonato definitivamente.

Non sarà così. Nel 2008 rinasce l’interesse per la biblioteca. L’assessorato alla Cultura intende promuovere iniziative finalizzate a potenziare le attività già presenti sul territorio, quali corsi culturali e incontri/laboratori di promozione della lettura. La gestione generale viene affidata all’Associazione Everelina. Da questo momento i locali della biblioteca riprendono vita. I libri iniziano di nuovo ad essere maneggiati dalla popolazione, il silenzio si dissolve e grazie alle diversificate iniziative, finalmente questo luogo impregnato di cultura inizia a divenire un punto di aggregazione e di riferimento per le diverse generazioni.